Kenya - Malindi 25 agosto/ 2 settembre 2016

 

Dream of Africa

Si parte alla volta del Kenya. Nonostante fossimo dei temerari viaggiatori, stavolta abbiamo tentennato non poco prima di prenotare. Beh a parte la prima preoccupazione, fare o non fare la profilassi... il Kenya offre anche altri pericoli, oltre agli attentati, in occasione delle elezioni previste per il 2017 vi sono tensioni a sfondo politico, tafferugli e proteste. Ma tutto questo non ci frena. Ci siamo lasciati contagiare dal celeberrimo "Mal d'Africa".

A proposito di malesseri, la terapia antimalarica è consigliata per il Kenya, ma, a dir la verità, quasi nessuno vi si sottopone o la fa fare ai propri figli, in quanto, specialmente nella stagione asciutta e sulla costa, il rischio di imbattersi nella zanzara femmina, incinta e portatrice di malaria è molto basso. Quindi anche noi per non rincorrere nelle controindicazioni delle terapie e stare male l’intera vacanza, abbiamo preferito non farla. Comunque ci siamo dotati di tutti i sistemi per combattere la puntura della zanzara.

Partenza da Roma Fiumicino con volo Meridiana. Volo diretto per Mombasa. Arrivati all’aeroporto di Mombasa si procede al controllo passaporto, costo di ingresso € 40.00 a persona, che andranno sommate ai 50,00 € per la tassa di uscita. Quindi un vero business per il governo Kenyota che solo per entrare e uscire dallo Stato si intasca la somma di € 90,00 a persona.

Il nostro villaggio si trova a Malindi, a circa 120 km da Mombasa, raggiungibile in circa 2 ore e mezzo di bus. Viaggio lungo su strade tortuose, tra buche e dossi mi sembra di stare sulle montagne russe. 

Per questa vacanza ci ospiterà il Dorado cottag, un bellissimo villaggio di 21 casette in stile africano. Ognuna ben rifinita con terrazzino esterno corredato di tavolinetto, sedie e divanetto utile per qualche minuto di relax, bagno, camera matrimoniale e camera per bambino. Il cottage si trova a circa 300 mt dal mare raggiungibili a piedi in pochi minuti. Ci sono due piscine, una per bambini ed una più grande. Zona bar a bordo piscina. Ambiente tranquillo dove trascorrere con serenità una piacevole vacanza. Mangia mangia!!! Anche la cucina va bene. Una buona scelta sia per il pranzo che per la cena, tutto a buffet. Poi c’è Max, l’animatore, sorriso e simpatia, ci ha accompagnato con la canzone serale "jambo", ci siamo divertiti tantissimo in sua compagnia, ed una sera siamo stati insieme a bere una birra nel centro di Malindi, allo “STARS AND GARTERS”.

La spiaggia purtroppo non è del tutto eccezionale, l’alta e la bassa marea portano alghe e visto che ci troviamo nel parco marino, il governo Kenyota ha vietato di asportare le alghe per cui vi sono giorni che non è proprio il massimo.

Però il mare offre qualcosa di eccezionale: tre barriere coralline. Alla prima barriera abbiamo trovato la stella marina masai di colore rosso, la stella marina panettone a forma di panettone, la murena, la stella marina militare, la stella marina ragno, e l'anemone con il pesce pagliaccio. Davvero una passeggiata carina insieme ad alcuni dei beach boys.

Tempo di escursione. Ci attende la Savana. Dal nostro hotel situato sul mare di Malindi ci dirigiamo verso il parco dello Tsavo Est, dove alloggeremo una notte all' interno della savana presso il campo dell’atlantis.

Da Malindi allo Tsavo est vi sono circa 120 km raggiungibili con circa due ore e mezzo di jeep.

Appena usciti dal centro di Malindi lasciamo la strada asfaltata e si inizia con lo sterrato. Lungo il percorso troviamo tantissimi bambini ai bordi della strada che ti salutano, cercano di tirare la nostra attenzione in ogni modo.

Come stare in un documentario, che pena vedere quei bambini sporchi, vestiti di stracci e a pieni nudi. Man mano che avviciniamo alla savana, aumentano sempre di più i bambini e anche la miseria.

Avevamo studiato un po' il Kenya per sapere cosa avremmo trovato per cui avevamo portato dall’Italia vari vestitini per bambini di varie età, colori, penne e quaderni.

Fermarsi sulla strada e poter consegnare nelle loro mani quanto avevamo portato, è stato come far tuonare il nostro cuore di gioia. Quei bambini con visi spenti e con quegli occhi che splendevano di gioia per aver ricevuto una maglietta. Che felicita!!!

La cosa stravolgente quando un bambino che avrà avuto 4 o 5 anni ha chiesto dell’acqua. Acqua acqua in italiano!!?!?!?!??

Qui posso fermarmi. Penso di aver detto tutto. Questa è la situazione nell’entroterra africana. Nella savana Kenyota.

Abbiamo fatto due giorni al parco. Il primo giorno siamo entrati allo Tsavo alle 15.00. Un bel giretto lungo 3 ore circa fino al tramonto. Il bello di vedere gli animali in libertà nel loro habitat. Il giorno dopo abbiamo trascorso una bella mattinata nella savana dall’alba fino al pranzo. Di animali ne abbiamo visti tantissimi. Anche se non è proprio facile. Il territorio a loro disposizione è vastissimo, oltre 13.000 chilometri quadrati, per cui non vi è un luogo dove trovarli. Girano in piena libertà e la fortuna e incrociarli o ammirarli mentre mangiano o riposano. Interessante vedere un gruppetto di elefanti che in fila indiana ci hanno attraversato la strada davanti alla nostra jeep, vedere uno sciacallo mangiare una preda e cinque avvoltoi fermi ad aspettare il loro turno, vedere le zebre, le impala, le antilopi d’acqua, le antilopi nane, le antilopi kundu, le gazzelle correre nella savana, due leoni riposare e altri tre leoni gustare un bufalo, trovare una carcassa di bufalo, un gruppo di ippopotami oziare nelle acque. Giraffe e facoceri intenti a mangiare. Insomma davvero tanto vedere.

Per l'escursione allo Tsavo est abbiamo soggiornato al Kuwinda camp, situato sulle rive del fiume Galana, a ridosso del parco Tsavo est. Il camp è composto da 12 tende ben arredate, con bagno doccia comfort e terrazzino di ingresso. 

Oltre all’emozione, il timore, e Silvia di paura ne ha avuto davvero tanta. Durante la notte sentiva dei forti rumori tipico di un grosso animale. La mattina seguente abbiamo trovato lo steccato a terra praticamente distrutto e le orme dell’elefante. Praticamente, abbiamo dormito la notte con l'elefante fuori la tenda. Il pomeriggio abbiamo trovato tre babbuini sul balconcino all’ingresso della tenda.

Abbiamo visitato il villaggio Masai, le loro abitazioni in fango e sterco di mucca. I loro balli e ascoltato la loro storia. L’ingresso per visitare il villaggio Masai è di 500 scellini, circa € 5,00 a persona, bambini compresi.

Dopo due giorni si ritorna a Malindi, al Dorado cottage.

In spiaggia conosciamo dei ragazzi definiti "beach boys" molto famosi in Kenya. I beach boys vendono in spiaggia un po’ di tutto, dalle collanine, articoli in legno fino alle escursioni. Do aver acquistato qualche piccolo oggettino per souvenir, ci chiedono, se possiamo comprargli la farina, e accompagnarli in un chioschetto che si trova a poca centinaia di metri dal nostro villaggio. Insieme ad un’altra coppia di amici conosciuti in viaggio, andiamo insieme ai sei beach boys.

Compriamo loro un po' di farina, riso, fagioli e zucchero. Dividiamo in modo uguale per tutti. Che gioia vedere in quegli occhi tanta felicità per aver ricevuto del cibo. Ci avranno ringraziato decine di volte. Queste cose non le dimenticheremo mai!!!

Vedere Malindi in tuctuc. Il centro di Malindi, offre una piacevole passeggiata, bar, shopping, mercato della frutta e mercato per i turisti. La zona è abbastanza tranquilla, abbiamo girato a piedi, bevuto una birra con il mio amico Amos, conosciuto al campo nella savana. Un giro in tuctuc costa 100 scellini, l’equivalente di 1€. 

Purtroppo, ho anche un brutto episodio da raccontare. Tre dei beach boys (Del Piero, Umido e Tom) hanno rubato la farina agli altri tre. Davvero una cosa incresciosa. L’ultimo giorno ho incontrato in spiaggia uno dei tre ladruncoli, conosciuto con il nome di Del Piero. Gli ho parlato, poi si sono aggiunti gli altri beach boys tra cui quelli derubati. Abbiamo partecipato ad una piccola discussione. Dopodiché Del Piero quasi ammettendo del furto è andato via dalla spiaggia, per paura di essere arrestato dai ranger.

Questa è una brutta storia da raccontare. Ma in mezzo a tante belle emozioni vissute, la possiamo anche accantonare.

Si ritorna a casa. Il volo da Mombasa è alle 8.30, la partenza dal villaggio ore 3.00. Lasciare Malindi nel buio della notte, sembra una fuga indolore, andare via mentre la città dorme lascia meno dolore. 

Abbiamo vissuto intensamente questi giorni. Non abbiamo avuto tregua e riposo. Ma è stata una vacanza super. Abbiamo conosciuto degli ottimi amici di viaggio, Roberto e Debora, e conosciuto alcuni ragazzi del posto. Abbiamo visitato il villaggio e la casa di uno di essi, Said beach boys di Malindi, che ci ha ospitato a casa sua per farci conoscere la sua famiglia. Ad aspettarci c 'erano le mamme (due) e i fratellini, tutti piccolissimi, da un anno fino a sedici anni. Felicità in quegli occhi per averci come ospiti. E come dice, Mamy, la mia amica africana: qui c’è poco fa ridere!! È veramente cosi, qui c'è poco da ridere, ma insieme a loro abbiamo riso, perché oltre alle difficoltà hanno un cuore che si illumina e li occhi che brillano come le stelle per aver ricevuto qualche biscotto, qualche caramella, un abbraccio e il desiderio di ricevere affetto. Ci hanno cantato la canzone "Jambo” più volte, in segno di ospitalità e di benvenuto. Difficile raccontare l'emozione vissuta.

Per le stradine del villaggio, siamo stati "assaliti" da un bel gruppetto di bambini, gli abbiamo distribuito biscotti, e abbiamo ammirato con enorme stupore i loro occhi, i loro sguardi, i loro sorrisi, anche qui un’emozione per tutta la vita. Questa è la differenza tra il turista ed il viaggiatore. Il turista ha acquistato souvenir, ha preso il sole e si è riposato. Noi abbiamo preso il sole ma oltre l’abbronzatura, abbiamo fatto un pieno di felicità per i nostri cuori, portiamo e porteremo con noi quegli occhi felici che ci accompagneranno per sempre. Siamo grati a questo popolo per averci fatto vivere quelle emozioni che ormai in una civiltà come la nostra abbiamo dimenticato da tempo. Grazie Malindi, grazie Kenya, grazie ragazzi…

  

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masviaggi.it - maggio 2015