Marocco o Morocco, una terra che dista solo tre ore di aereo dalla nostra capitale italiana, un territorio così vicino ma allo stesso tempo distante.

In queste tre ore ci dividono due ore di fuso, una lingua, una moneta, una cultura, una religione!!!

Decisamente tante differenze. Ma tante differenze che fanno di questa terra, una terra viva e sorridente.

Il tempo di un viaggio è sempre poco per immergerti in fondo nella bellezza del posto. Ma se vivi il viaggio con passione riesci a raccogliere le emozioni giuste da portare con te per sempre.

Quindi zaino in spalla si parte.

Meta Rabat, capitale del Marocco. La scelta è stata totalmente a caso. Sfruttare il costo di un volo Ryanair andata e ritorno da Ciampino al prezzo di circa 45 €. Come direbbe il mio compagno di avventura "che fai a sto prezzo non ci vai?!".

Quindi si ci andiamo. E per dormire? Anche qui una scelta dimostratasi eccezionale (ovviamente per chi si ritiene "viaggiatore" e quindi disposto a cedere in alcuni comfort).

Un riad (casa tradizionale marocchina) nel bel centro della Medina di Rabat, nei vicoli stretti dove a malapena ci passa un motociclo ed una persona, un vicoletto dove trovi gente seduta che passa il tempo a fare una partita a carte, a fumare o semplicemente in fase relax. Gente di ogni età che ti guarda e in tante occasioni ti saluta in segno di accoglienza.  La stradina che in pochi metri ti porta tra le bancarelle che popolano la medina, gente che vende, gente che acquista, gente che semplicemente passeggia tra gli odori, i rumori, e le preghiere provenienti dalla moschea.

Il riad (Palais d'or quello scelto da noi) è una specie di affittacamere in un palazzo che ha un cortile dove viene posizionato il tavolo centrale e intorno ci sono le camere in stile caratteristiche, poco comfort ma tanta emozione.

L'unica pecca di questo viaggio è stato il periodo del Ramadan perché il mondo mussulmano era praticamente fermo.. Da una parte è stato bellissimo vivere il fascino del momento, vedere la città vuota di giorno e piena dopo le 19. Gente che si sacrifica per il suo Dio. E che al calar del sole festeggia la fine di una giornata.

Ma vivere il mondo arabo nel periodo del Ramadan non è proprio facile. Difficile trovare un luogo dove fare la pausa pranzo, è praticamente tutto chiuso. Il cous cous durante il Ramadan non si cucina. I locali che vendono alcolici restano chiusi per tutto il periodo del Ramadan quindi diventa impossibile anche bere una birra. Ma grazie a due italiani conosciuti per caso (Carlo e Sandro), abbiamo avuto il piacere di bere la birra marocchina ' Casablanca “, veramente buona.

Durante il Ramadan non è possibile l'ingresso in alcune moschee ai non mussulmani.

Emozioni a parte. Cosa offrono le due città visitate. Partiamo da Casablanca, la capitale commerciale marocchina. Raggiungibile da Rabat con il treno, un'ora di viaggio al costo di 40 dirham ( circa 3,70€).

Cosa vedere a Casablanca in un giorno.

Cosa visitare a Casablanca in un giorno. Ma cosa fare e cosa vedere a Casablanca? E soprattutto, cosa fare e cosa visitare a Casablanca in un giorno? La tua guida dettagliatissima per visitare Casablanca in un giorno, con le informazioni complete su cosa vedere ed i miei consigli su come organizzarsi. I 3 posti assolutamente da visitare a Casablanca in un giorno: la piccola Medina, la magnifica ed imponente Moschea Hassan II, Piazza Mohammed V ed i palazzi della Ville Nouvelle.

La moschea di Hassan II

La cosa più importane e impressionante da vedere a Casablanca è sicuramente la sua Moschea. Si tratta della Moschea di Hassan II, costruita nel 1993. Pur non essendo una costruzione antica, ricopre un ruolo fondamentale nel mondo mussulmano. Si tratta infatti della seconda moschea più grande del mondo dopo ovviamente quella de La Mecca.

Si trova posizionata subito al di fuori del centro storico e fu costruita a picco sul mare. La sua localizzazione poco usuale fu dettata da uno dei versi del Corano. Questo riporta infatti tra i suoi versi che il trono di Allah sarebbe stato costruito sull’oceano. Detto, Fatto. La Moschea di Hassan II sorge proprio su un pezzo di terra sottratto al mare.

Inutile dire che l’interno della moschea è un tripudio di decorazioni arabe, mattonelle colorate ed uno spazio a dir poco enorme di preghiera. Semplicemente impressionante. Oltre alla moschea in se, tra cosa vedere a Casablanca, c’è anche la piazza antistante. Una piazza enorme, racchiusa fra due braccia di portici. E’ un punto di incontro per la preghiera e per il tempo libero.

La Medina di Casablanca

In quasi tutte le città di origine Araba, il sistema difensivo ¨passivo¨ era composto da due elementi. Il primo scudo contro il nemico era ovviamente costituito dalle mura della città. Un secondo sistema difensivo era invece messo in atto dalla stessa città antica, la Medina appunto. I nuclei abitati intorno alla residenza del re erano infatti costruiti come un labirinto. L’idea era quella di far perdere il nemico mentre cercava di raggiungere a piedi i luoghi chiave dell’insediamento.

La Medina di Casablanca è un autentico caos e in effetti ci siamo persi dentro di essa. Non si può non includere tra cosa vedere a Casablanca. E’ un vero e proprio dedalo di strade, quasi mai dritte, che si intrecciano tra di loro e che si infittiscono man mano che ci cammini. E’ il posto in cui si trova l’essenza vera di Casablanca. Donne con il velo che fanno la spesa, bambini che giocano in tutti gli angoli, gatti grandi come tigri, giovani in compagnia e mille negozietti. Addentrarcisi significa davvero fare un salto in un altro mondo e in un’altra epoca.

Piazza Mohammed V

 

Piazza principale della città, Piazza Mohammed V ha una grande fontana (con luci colorate di notte) ed è circondata da bellissimi esempi di architettura coloniale francese. Il luogo non è superbo in quanto tale, ma se lo incontrerete, vi godrete un momento di riposo e potrete osservare la vita attiva che vi circonda. Qui si trova l’ufficio postale principale, il Palazzo di Giustizia, il Consolato Francese e diverse grandi banche.

Visitare Rabat significa conoscere la storia del Marocco, ma anche il presente ed il futuro. Infatti nessun'altra città marocchina è capace di coniugare armonicamente la tradizione con il progresso. Cosa vedere a Rabat.

La torre di Hassan che oltre ad essere il principale simbolo della città, è anche e soprattutto la più grande testimonianza del suo glorioso passato.

La prima cosa da sottolineare è che la capitale marocchina è un luogo del tutto sicuro, quindi è possibile fare il turista fai da te, nel senso che non hai bisogno della guida per visitare le bellezze della città.

Tra le cose da vedere a Rabat, la Torre di Hassan si colloca al primo posto. Oltre ad essere il principale simbolo della città, è anche e soprattutto la più grande testimonianza del suo glorioso passato. Si tratta di un minareto di una grande moschea, ordinata dal Sultano Yacoub al-Mansour che sarebbe dovuta sorgere nell’immensa piazza in cui si colloca. Il progetto fu interrotto dopo la morte del Sultano Hassan nel 1199, e la moschea non venne mai costruita. Fate un giro nella grande piazza e ammirate i ruderi delle ben 360 colonne che avrebbero dovuto sorreggerne il tetto. Infine, salite sulla sommità della torre e ammirate il bellissimo panorama su Rabat e la vicina Salé.

Come possiamo trovarci nella capitale di un regno e non trovarci un Mausoleo che ospita le spoglie reali? Ebbene, Rabat ha voluto strafare e ha creato un capolavoro! Il Mausoleo di Mohammed V non ospita solamente il primo Re del Marocco unificato, ma anche il defunto Re Hassan II e il Principe Moulay Abdallah. Questa struttura vi stupirà per le bellissime decorazioni che includono tutti i migliori materiali marocchini. Gesso e marmi magnificamente scolpiti, bronzo lavorato e legno dipinto sono il risultato di questo capolavoro, che sorge nello spiazzo dedicato alla costruzione della Grande Moschea di Hassan II.

Anche Rabat conserva un’autentica Medina, e come in tutti i Souq del Marocco gli artigiani sono riuniti in congregazioni. Rue Souiqa e Rue es-Sebat rappresentano il quartiere dei pellettieri, dei commercianti di tessuto e dei bazaar. Procedendo oltre, attraversando intricate vie e passaggi molto stretti, si arriva nella zona dei mastri ferrai e dei tessitori. La zona più attiva della Medina è però Rue des Consuls. Recatevi al giovedì mattina, momento in cui si svolge la vendita all’asta dei Tappeti Rbati, tipici ed esclusivi della città.

Altro simbolo cittadino, la Kasba degli Oudaia è tra le principali cose da vedere a Rabat. Arroccata su uno sperone roccioso sul Fiume Bouregreg e l’Oceano Atlantico, si tratta di un antico quartiere fortificato del periodo almoravide. Inizialmente questa fortezza fu costruita per ospitare i monaci-soldati che dovevano partire per l’Andalusia e combattere la Guerra Santa contro gli spagnoli. Infatti il nome originario è Ribat, che significa convento fortificato. Da questa accezione deriva la denominazione dell’attuale Rabat. Entrate alla Kasba dall’ingresso monumentale Bab-Al-Bab El Kebir e ammirate la Moschea di Al-Jamaa-Atiq, la più antica della città. Dopodiché passeggiate per le stradine fiorite e contornate da abitazioni in calce bianco e blu, tipiche di questo quartiere. Infine godetevi la vista sull’estuario e sull’oceano dall’antica Plateforme du Semaphore.

Se siete alla ricerca di qualcosa che va oltre ai soliti circuiti turistici, tra le cose da vedere a Rabat ecco il Cimitero Musulmano. Questa immensa distesa di lapidi ha la particolarità di trovarsi nella zona più bella della città, su una collina che mano a mano digrada nell’oceano. Di fronte al cimitero si trova una magnifica spiaggia e il faro cittadino, a fianco al porto di Salé, uno dei principali di tutto il Marocco. Noterete che le lapidi sono tutte direzionate da un lato, ovviamente rivolte in direzione della Mecca. Ma se guardate più attentamente, noterete che alcune di esse sono orientate diversamente. La spiegazione sta nel fatto che alcuni defunti non sono morti a Rabat. E pertanto la lapide viene collocata in direzione sì della Mecca, ma rispetto al luogo del decesso.

Una delle principali cose da vere a Rabat è senza dubbio il Palazzo Reale. Meglio noto per i marocchini come Dâr-al-Makhzen, è la residenza ufficiale dei sovrani del Marocco. Il Sultano Muhammad III, nel XVIII secolo, fece erigere qui un palazzo che ne attestasse la residenza della dinastia degli Alawidi. Quando venne proclamata l’indipendenza nel 1956, il primo Re del Marocco unificato Mohammed V, decise di mantenere questo palazzo. L’edificio ovviamente non è visitabile, ma potete ammirare la magnificenza della sua architettura esterna, l’immensa piazza d’armi e i suoi splendidi giardini.

La città vecchia è circondata da antiche mura color ocra, che si estendono dal Palazzo Reale fino alla Kasba degli Oudaia. Queste imponenti mura sono interrotte, durante il loro percorso, da 5 porte. La più importante tra queste è sicuramente la Bab Rouah. Situata nella zona dei musei della città, rimarrete colpiti dalla sua gigantesca facciata e le due torri sporgenti. All’interno troverete le sue sale restaurate e trasformate in una galleria dedicata alle esposizioni. Infatti, la città organizza mostre di arti marocchine decisamente interessanti. Proseguendo lungo le sue mura giungerete alla porta Bab Essoufara. Essa conduce al Mechouar, l’immenso piazzale di fronte al Palazzo Reale, e dove si tengono le feste in onore del Re del Marocco.

Arrivederci al prossimo viaggio

 

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masviaggi.it - maggio 2015