Maggio 2012 - Io e il mio amico Fabrizio provenienti in macchina dalla Romania facciamo ingresso nel territorio ucraino. Inizia da qui la nostra disavventura in Ucraina. Provenienti da Cluj Napoca arriviamo alla frontiera ucraina. Controllo documentale, un militare ucraino blocca il mio amico in quanto ritiene che il suo passaporto sia contraffatto. Ore di panico, in quanto l'ambasciata italiana in Ucraina non ci risponde al telefono, nonostante le continue telefonate anche ad un numero di emergenza. Ci tengono bloccati come se fossimo dei delinquenti. Ovviamente tra le forze ucraine non vi è una persona che parla inglese, almeno per spiegarci cosa sta accadendo. Dopo circa tre ore di attese e immensi controlli ci lasciano passare. Finalmente in Ucraina. Attraversiamo in piccolo paesino agricolo dove ci fermiamo in un bel ristorantino per la pausa pranzo. Beh menù scritto in russo e cameriere che parlano solo russo. Dopo vari tentavi riusciamo a farci portare una pietanza di carne. Bel pranzetto buono ed economico. Si ritorna in macchina, direzione Lviv. Ci immettiamo su una statale praticamente dal manto inesistente, crateri sulla carreggiata che ci consentono una marcia davvero lentissima. A pochi km da Lviv ci ferma la Polizia e con tono minaccioso  prende la mia patente. Il poliziotto con tono minaccioso e rigorosamente in ucraino mi fa capire che eravamo nei guai. Asseriva che avevamo superato il limite di velocità, ma non avevano niente per dimostrarcelo. Mi portano in un ufficio e arriva un altro poliziotto in borghese che mi pone una penna e un foglio facendomi capire che dovevo scrive, ma cosa? Lo stato di agitazione si faceva sentire, ci mettevano sempre più tensione. Fino a quando Fabrizio entra in quella stanza e mi dice che esternamente aveva parlato con cittadini ucraini che vivevano in Italia e che gli avevano detto di offrire un pò di soldi alla polizia per lasciarci andare. Ecco spiegato cosa dovevo scrivere sul foglio. Ritorna il poliziotto che aveva in possesso la mia patente e mi scrive sul foglio - € 90 - Finalmente inizia la trattativa!!!! Non avevamo quella somma, disponibile al momento avevamo circa € 30,00 in moneta ucraina che offriamo al poliziotto. Non ci possiamo credere dopo circa un oretta di ansia e paura il poliziotto prende i soldi e mi lascia la patente. Si riparte direzione centro. Dopo circa venti minuti arriviamo in Hotel, doccia rilassante e giretto in centro. Considerato che in poco tempo avevamo vissuto momenti di panico con la polizia ucraina, decidiamo di lasciare in hotel la nostra auto con targa italiana e di andare in centro in taxi. 

Lviv anticamente chiamata Leopoli, detta anche città del leone si trova al confine con la Polonia di cui faceva parte fino al 1939. E' una città molto bella e caratteristica, si presenta con palazzi grandi e strade larghe, il classico stile sovietico. Il suo centro storico è stato inserito nell'elenco dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

Giretto a piedi per la città e ci fermiamo a cena in un posto davvero incantevole, lo consiglio davvero.

Il pub ristorante " KRYJIVKA" è stato ricavato dall'unione di due cantine in modo da creare lo stile dei rifugi sotterranei dei guerriglieri nazionalisti dell'UPA che durante la guerra combattevano per l'Ucraina libera.

Il locale non ha indirizzo nè insegna, per trovarlo non è stato molto semplice. Dopo varie richieste, finalmente un ragazzo ci ha accompagnato quasi all'ingresso. Una piccola porticina da l'ingresso a questo locale, bussiamo e si presenta ad aprire un ragazzo vestito da guerrigliero con un vecchio mitra tra le mani, diciamo la parola segreta "Slava Ukraini" (gloria all'Ucraina), lui risponde "Heroyam slava" (gloria ai suoi eroi) e dopo averci offerto un bicchierino di vodka in segno di ospitalità ci fa entrare.

Il locale si dipana nelle cantine ricoperte di manifesti, bandiere, poster e foto dell’UPA e delle Waffen SS ucraine; ci sono poi appese in gran numero uniformi, armi ed equipaggiamenti più o meno originali, con tanto di negozio che vende gadget e magliette.

Mangiamo tantissime specialità del luogo, bevendo anche tantissima birra locale che oltre ad essere buonissima ha un prezzo bassissimo.

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Dopo la cena facciamo un'altra piccola passeggiata per ammirare ancora il fascino di questa città, e si ritorna in hotel. 

Il giorno dopo si parte per la Polonia

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masviaggi.it - maggio 2015